SPECIE ALLEVATE

In questa sezione potete visionare alcune informazioni sulla distribuzione geografica, alimentazione e allevamento delle specie allevate.

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Oca Canadese Maggiore

 

Caratteristiche:

Nome latino: Branta canadensis canadensis                

Anello: diametro 20

Incubazione: 29 giorni

N° uova: 3-9

Maturità: 3° anno

 

L'Oca canadese, nota anche come Oca del Canada , è originaria del Nord America.

E' stata introdotta anche nell'Europa del Nord e in Nuova Zelanda.

Fa spesso la sua comparsa nei parchi di numerose città Europee, insieme ai cigni e altre specie acquatiche. Ne è un esempio il Central Park di Londra, dove è possibile vedere numerosi esemplari in totale libertà che si sono perfettamente adattati alla vita in “città” e si riproducono con successo.

Elegante nel volo e veloce nuotatrice. Si adatta molto bene alle diverse condizioni climatiche.

Specie migratoria che si sposta in branchi numerosi percorrendo sempre le stesse rotte (da nord a sud e viceversa) per nidificare sempre nelle aree di origine (tra il 50° e il 60° parallelo).

Nidifica in tutto il nord America e la Siberia orientale, sverna a sud fino al Nuovo Messico, alla Cina orientale e al Giappone.

Non hanno un evidente dimorfismo sessuale, anche se la femmina risulta essere più piccola del maschio.
Testa e collo hanno colore nero con fascia bianca su gola e guance. Il dorso e le ali sono bruni con sottili linee biancastre. Il petto e il ventre biancastri, la coda nera.
Becco, occhi e zampe scuri.
Esistono diverse sottospecie di oche canadesi  che si differenziano principalmente per la taglia:      

 

1. Atlantische Canadese gans: Branta canadensis canadensis 

2. Kleine Canadese gans: Branta canadensis parvipes 

3. Moffitt's Canadese gansBranta canadensis moffittii

4. Interior Canadese gansBranta canadensis interior 

5. Dusky Canadese gansBranta canadensis occidentalis 

6. Vancouver Canadese gansBranta canadensis fulva

7. Reuzen Canadese gans: Branta canadensis maxima

 

 

La stagione riproduttiva va da Aprile-Maggio fino Giugno. 

Il nido viene fatto in una depressione naturale del terreno, solitamente vicino all’acqua, foderato con un po’ di erbe e piumino.

Il maschio è particolarmente aggressivo durante il periododegli amori: pattuglia e sorveglia il nido con la femmina, mettendo in fuga predatori o mal intenzionati. 

Entrambi i genitori provvedono alle cure parentali dei piccoli.                                        

E’ una tra le oche più semplici da allevare, necessita di pascolo e di un piccolo laghetto o in alternativa di una tinozza abbastanza capiente; si abitua presto alla presenza dell’allevatore e si avvicina senza timore alla vista di qualche foglia di insalata o radicchio fresco.

 

 

 

 

Oca Collorosso

Caratteristiche

Nome latino: Branta ruficollis

Anello: diametro 12

Incubazione: 24-26 giorni

N° uova: 3-7

Maturità: 3° anno

C.I.T.E.S: è inclusa nell’allegato A/X che prevede obbligo di marcaggio.

 

 

L'oca collorosso (Branta ruficollis) è un'oca del genere Branta, a cui appartengono anche l’oca colombaccio(nelle 2 varietà: a ventre chiaro e a ventre scuro), l’oca faccia bianca, l’oca canadese e l’oca delle Hawaii.

E’ originaria della Siberia: nidifica nella Siberia artica, talvolta nella penisola del Taymyr, con piccole popolazioni isolate che si spingono fino alla penisola dello Yamal.

Sverna in Europa sudorientale, in particolare lungo le coste nordoccidentali del Mar Nero, Bulgaria, Romania, Ucraina; raramente si possono spingere fino alla Grecia, Azerbaijan e in casi isolati fino in Gran Bretagna. 

In natura spesso si trova in compagnia di stormi di oche colombaccio.

Le principali minacce alla specie sono costituite dalla caccia, in particolare sulla costa del Mar Nero e nel nord est della Bulgaria ,praticata spesso da cacciatori col gusto del massacro in terra straniera. Tale attività venatoria, anche se non coinvolge direttamente le oche collorosso, le disturba, impedendo loro di fermarsi e nutrirsi adeguatamente prima della cruciale migrazione verso l’Artico per la riproduzione.

Altre importanti  minacce sono rappresentate dalla perdita di habitat, anche a causa dello sfruttamento petrolifero, dalla conversione delle colture agricole, nelle aree di svernamento, da cerealicole a orticoltura e vigneti che ne rendono piu’ problematica l’alimentazione.                                                     L'oca collorosso è una delle specie protette dall'Agreement on the Conservation of African-Eurasian Migratory Waterbirds (AEWA).

 

Oca di piccole dimensioni, misura mediamente 50–55 cm di lunghezza, è tra le oche più belle  esistenti al mondo che la rendono assai ricercata dagli allevatori.

 

Specie monogama. Non presenta dimorfismo sessuale, il piumaggio è una combinazione di tre colori: rosso mattone, bianco e nero; il petto è rosso; i fianchi, il dorso e il ventre sono neri, la coda è in prevalenza bianca con inserimenti di nero, le penne della coda sono nere, il collo è rosso nella parte frontale e nero nella parte posteriore, le due colorazioni sono divise da una bordatura bianca, guance rosse, contorno occhi e nuca neri, mascella bianca. Il becco molto corto è nero, mentre le zampe sono grigio piombo. Negli esemplari giovani, il piumaggio ha una colorazione meno marcata, meno scura.

Nidifica su piccoli avvallamenti del terreno, preferendo zone all’ombra di un albero o al riparo di un cespuglio che vengono accuratamente ricoperti con steli d’erba o paglia e ramoscelli.

Tra le oche ornamentali è quella, insieme all’ oca imperatore, che depone più tardi: da Maggio a Luglio.

E’ simpatico il rapporto simbiotico(anche se sarebbe più preciso definirlo come “Commensalismo”) tra le oche collorosso e i grandi rapaci: in natura le prime nidificano in vicinanza di nidi appartenenti ai secondi. Questo aiuta a proteggere le piccole oche da incursioni di predatori come la volpe artica.

Anche se si adatta bene alla vita in cattività non è affatto semplice da riprodurre. Essendo una specie gregaria è consigliabile, per ottenere buoni risultati, tenere più coppie (almeno 2-3) insieme.

E’ fondamentale che abbia la possibilità di pascolare durante tutto il giorno, in particolare nel periodo primaverile che precede la riproduzione.

Oca Imperatore

 

 

 

Caratteristiche:

Nome latino: Anser canagica

Anello: diametro 16

Incubazione: 25 giorni

N° uova: 4-6

Maturità: 3° anno

 

 L'oca imperatore (Anser canagica) è tra le specie di oca più belle ed eleganti e ciò la rende particolarmente ricercata tra gli allevatori ed appassionati di tutto il mondo.

Ha un corpo robusto di colore grigio-blu uniforme con barratura nera delle penne di ventre, ali e schiena. La testa e la parte posteriore del collo sono bianco candido mentre il sottogola è nero e va sfumando al grigio-blu man mano che si scende verso il collo e il ventre. I giovani presentano testa completamente grigia come il resto del corpo; soltanto al compimento del primo anno di vita sarà completamente bianca. Maschio e femmina non presentano dimorfismo sessuale se non nelle dimensioni leggermente più piccole della femmina. Questa specie è molto meno gregario rispetto alla maggior parte oche, di solito preferisce vivere in piccoli gruppi familiari.

Nidifica nella tundra costiera lungo il Mare di Bering, Alaska, Stati Uniti d'America, ma anche in Kamchatka e Russia. Sverna principalmente nelle Isole Aleutine. La specie è elencata come quasi a rischio dalla IUCN.

.L’alimentazione di quest’oca è composta principalmente da erbe ed altre piante costiere.

Gli uccelli nidificanti compiono la muta nei pressi delle colonie di nidificazione mentre gli esemplari che non nidificano si spostano sull'isola di San Lorenzo per cambiare piumaggio prima della migrazione principale verso le coste rocciose dei terreni di svernamento.

Oca Colombaccio Pacifica

(www.iainleachphotography.com)

Caratteristiche:

Nome latino: Branta bernicla nigricans

Anello: diametro 12

Incubazione: 25 giorni

N° uova: 3-5

 

Maturità: 3° anno

 

L’Oca colombaccio (Branta bernicla) appartiene al genere Branta

E’ una piccola oca piuttosto tozza. Misura 55-66 cm di lunghezza, con apertura alare di circa un metro e un peso di circa 2.2 kg. Il nome è legato alla presenza di macchie bianche ai lati del collo che assomigliano a quelle dei colombacci (Columba palumbus).

 

 Esistono tre diverse sottospecie:

·         Oca Colombaccio a ventre scuro (Branta bernicla bernicla)

·         Oca Colombaccio a ventre chiaro (Branta bernicla hróta  o Oca Colombaccio Atlantica

·         Oca Colombaccio scura  (Branta bernicla nigricans  o Oca Colombaccio Pacifica)

L’esame del DNA suggerisce che queste tre sottospecie sono geneticamente distinte tra loro.

L’oca colombaccio a ventre scuro presenta un colore di base grigio scuro-marrone distribuito piuttosto uniformemente su tutto il corpo. La testa e il collo sono neri, con una piccola macchia bianca su entrambi i lati, il ventre è di colore marrone e presenta uno stacco di colore piuttosto netto dal nero del collo, i fianchi sono grigio-marroni, il sottocoda bianco. Si riproduce sulle coste artiche dell'Europa centrale e occidentale, la Siberia e sverna nella parte occidentale dell'Europa, con oltre la metà della popolazione nel sud dell'Inghilterra,  Germania settentrionale e Francia settentrionale.

L'Oca colombaccio a ventre chiaro presenta un colore di base marrone-grigio distribuito principalmente  sul ventre, fianchi e schiena. La testa e il collo sono neri, con una piccola macchia bianca su entrambi i lati del collo. Si contraddistingue facilmente dalle altre sottospecie per lo stacco netto di colore tra il collo nero intenso e il ventre-schiena marrone-grigio. Il sottocoda è bianco candido, la coda corta. Nidifica in Groenlandia e nord-est del Canada, svernando in Danimarca, nord-est dell'Inghilterra, l'Irlanda e coste Atlantiche degli Stati Uniti dal Maine alla Georgia.

L’Oca colombaccio scura appare di un colore nero-marrone e bianco-grigio. La testa e il collo sono di colore nero brillante, con la classica macchia bianca su entrambi i lati del collo che appare molto più pronunciata, andando a formare un collarino quasi completo. È la sottospecie che nel corpo presenta la maggior estensione di colore nero che va sfumando in modo graduale (non netto come nella ventre scuro) passando dal collo al ventre e alla schiena. Questi ultimi sono di colore bruno-grigio mentre i  fianchi e il sottocoda sono bianchi. Nidifica nel nord-ovest del Canada, Alaska e Siberia orientale, svernando per lo più sulla costa occidentale del Nord America dal sud dell'Alaska alla California, spingendosi fino al sud est asiatico e al Giappone.

L’oca Colombaccio, durante il periodo invernale, vive principalmente nella aree costiere e negli estuari dei grandi fiumi, dove si nutre di alghe e insalata di mare non disdegnando i campi coltivati a cereali e i pascoli dell’entroterra.

Durante la stagione riproduttiva si sposta nella tundra costiera dove può facilmente alimentarsi e crescere in tranquillità la prole. Il nido è costruito preferibilmente in punti rialzati vicino all’acqua, rivestito con erbe, arbusti e caldo piumino.

 

Alle nostre latitudini non sono affatto semplici da riprodurre a causa del clima troppo caldo, in particolare nel periodo della riproduzione che avviene solitamente in tarda primavera.

 

 

Oca Di Magellano

Caratteristiche:

 

Nome latino: Chloephaga picta

Anello: diametro 16

Incubazione: 30-32 giorni

N° uova: 5-8

Maturità: 3° anno

 

L’oca di magellano è originaria dell'America del Sud, in particolare Cile, Argentina, isole Folkland dove è presente una sottospecie, la Chloephaga picta leucoptera che presenta una taglia leggermente più piccola, il maschio ha barre più strette sul piumaggio del petto mentre la femmina ha un colore della testa più brillante, di colore rosso cannella; può contare in natura circa 15000 coppie.

 Vivono nelle zone aperte ricche di acqua e di pascolo. Coraggiosa e gregaria, tende ad isolarsi durante il periodo riproduttivo.

E’ una tra le poche “oche selvatiche” (insieme all’Oca di Kelp e all’Oca Pigmea Africana) a presentare un dimorfismo sessuale evidente.
Nel maschio, la testa e il collo sono bianchi.

Man mano che si scende lungo il collo il bianco viene solcato da striature nere sempre più evidenti fino al sottocoda. Le strisce della prima parte del dorso sono sostituite dal grigio lungo le ali.  Il becco, le zampe e l’occhio sono neri. I giovani maschi hanno una striatura ben evidente su tutto il petto che crescendo tende a diventare bianco.

 La femmina ha testa e collo bruno-rossicci e la restante parte del corpo con striature nere su fondo marroncino. Il dorso è striato nella prima parte e grigio fino alla coda che è scura. Zampe giallastre con aree di pigmento scure e becco da grigio a nero.
In natura si nutre prevalentemente di erbe e germogli, cosa che la rende poco amata dagli agricoltori, dai quali è spesso cacciata a suon di fucilate; non disdegna sementi, insetti e bacche;

 

L’alimentazione si basa su appositi mangimi per oche, integrando con frumento, mais, sorgo bianco e abbondante verdura fresca.

Il periodo degli amori, che nei luoghi d’origine va da Agosto a Settembre, alle nostre latitudini va da Marzo a Maggio. In questo particolare momento la coppia, ma in particolare il maschio, diventa estremamente territoriale e aggressiva verso i consimili o altre specie di anatidi, difendendo strenuamente la zona intorno al nido.

In cattività, durante questo periodo, è necessario separare le coppie in appositi box per evitare combattimenti furiosi con gli altri inquilini dell’allevamento.                         

Il nido è costruito nel fitto della vegetazione, vicino a corsi d’acqua e ricoperto da folto piumino.

La femmina cova le uova mentre il maschio difende il territorio.

Le cure parentali spettano ad entrambi i genitori.

Man mano che i giovani crescono e diventano indipendenti l’attaccamento al territorio e l’aggressività dei genitori si riducono.

Insolitamente soggetti nati in cattività possono non compiere la muta fino a tre anni consecutivi, cosa alquanto strana se pensiamo che le penne e in particolare le remiganti, sono essenziali per il volo, la migrazione e per sfuggire ai predatori.

 

 

 

 

Oca Testagrigia

Caratteristiche

Nome latino: Chloephaga poliocephala

Anello: diametro 14

Incubazione: 30 giorni

N° uova: 4-6

Maturità: 3° anno

 

L’oca Testagrigia (Chloephaga poliocephala) è una delle cinque specie appartenenti al genere Chloephaga, del quale fanno parte anche la più comune Oca di Magellano((Chloephaga picta), l’oca Testarossa ((Chloephaga rubidiceps), l’oca delle Ande(Chloephaga melanoptera) e la rarissima oca di Kelp ((Chloephaga hybrida). Tutte condividono lo stesso areale geografico di distribuzione: il Sud America.

L'oca testagrigia è un uccello dalla corporatura tozza lungo 50–55 cm; ha il dorso marrone chiaro, il collo castano e i fianchi bianchi striati di nero. La testa, di colore grigio, è più chiara sulla sommità. Il lato interno delle zampe è nero, mentre quello esterno è rosso. I sessi sono simili: il maschio, però, può avere striature ridotte sulle regioni inferiori o non averne affatto. Gli esemplari giovani hanno un piumaggio meno appariscente degli adulti, con colori nettamente meno lucenti e contrastanti.

Il loro areale di riproduzione è estremamente ampio, circa 20000 km2. Nidifica sulle aree montuose dell'estremità meridionale del Sudamerica, nell’erba alta e sverna nelle pianure più a nord.

In volo, questa specie rende ben visibili le penne primarie nere che spiccano sul resto delle ali, completamente bianche a eccezione di una larga fascia verde. Il richiamo del maschio consiste in un fischio di bassa frequenza, mentre la femmina emette un suono simile al gracchiare di un corvo.

In cattività si riproducono abbastanza facilmente se alimentate con mangimi appropriati e possibilità di pascolo. L’erba verde, infatti, consente loro di integrare oligoelementi e vitamine essenziali alla funzionalità dell’apparato riproduttore.

 

Durante la stagione riproduttiva diventano piuttosto territoriali, per questo è importante separarle da altre oche per evitare spiacevoli e pericolose lotte per il territorio.

 

 

 

 

Oca Testa Barrata

 

Caratteristiche:

 

Nome latino: Anser indicus

Anello: diametro 16

Incubazione: 27-30 giorni

N° uova: 4-9

Maturità: 3° anno

 

L'Oca indiana, comunemente chiamata Oca testa barrata è originaria delle montagne dell'Himalaya ,India e Tibet, ma si trova anche in alcune zone montane dell'Afghanistan e della Cina, sverna in Birmania settentrionale e Assam.

Venerata dagli Indù e buddhisti  è associata alla fertilità  nonché simbolo di purezza e conoscenza divina.   

Ama i pascoli in alta quota, vicino a stagni e laghetti montani. 

In natura compie lunghi spostamenti ed è ritenuta l'uccello che vola più in alto, essendo stata avvistata sopra le più alte vette dell'HymalaiaI, circa 8800 metri, dove le temperature sono molto basse e la concentrazione di Ossigeno è circa la metà di quella presente a livello del mare. Questo è reso possibile sia dall'apertura alare (maggiore rispetto a quella delle altre oche di eguale peso) che dalla maggiore concentrazione di emoglobina nel sangue ( che come sapete trasporta ossigeno).

Il numero di animali presente in natura, dopo un decremento negli anni passati, stà aumentando.

Di indole gregaria e curiosa si adatta bene all’allevamento, convivendo tranquillamente con altre specie di anatre o oche. 

E’ monogama, senza un dimorfismo sessuale evidente se escludiamo le dimensioni leggermente maggiori del maschio.

Il piumaggio di fondo è grigio chiaro con bordatura bianca. Testa, basso ventre e sottocoda bianchi. Sulla nuca sono presenti due strisce nere, mentre il collo scuro è diviso da una lunga striscia verticale bianca fino al petto. Il becco è giallo e le zampe giallo-arancio.   

L’alimentazione è rappresentata principalmente da granaglie, erba e piccoli invertebrati; in mancanza di un pascolo è doveroso integrare la razione con mangimi specifici per oche, per evitare che l'animale vada incontro a pericolose carenze che spesso si manifestano con un piumaggio opaco e sporco.

Necessitano di uno specchio d'acqua o ti una tinozza capiente dove potersi lavare.

La stagione riproduttiva va da Marzo-Aprile fino ai primi di Giugno: la femmina prepara amorevolmente il proprio nido su una piccola depressione del terreno, raccogliendo ramoscelli, fili d’erba e imbottendolo bene con caldo piumino. 

Sia il maschio che la femmina si prendono cura dei piccoli, scacciando a suon di beccate eventuali intrusi che si avvicinano troppo.  

Consiglio sempre di far covare le uova alla madre naturale, evitando, se possibile, balie di qualsiasi tipo poiché i nascituri potrebbero subire imprinting che una volta adulti, potrebbe influenzare negativamente il comportamento sessuale(mancato riconoscimento del partner consimile, preferendo galline,anatre o tacchini). 

Una volta nati i piccoli, se manteniamo più specie di oche o anatre nello stesso spazio, è preferibile separarle dalle altre tramite una rete, per evitare incidenti o attacchi ai pulcini.

Alcune informazioni sono state riprese da Wikipedia e Agraria.org